L'EMICRANIA NELLA STORIA

L'emicrania accompagna l'uomo dalle origini.

L'emicrania è una delle malattie più interessanti nella storia, conosciuta dall'antichità più remota, ha accompagnato l'uomo nel percorso storico. Molti grandi pensatori medici l'hanno studiata, cosa che non succede con le altre malattie.

L'evoluzione dell'emicrania nella storia Nell'era arcaica, la cefalea era già identificata ed associata ad una spiegazione sovrannaturale: la possessione demoniaca. La trapanazione era in quei tempi uno dei rimedi casalinghi per estrarre quello che si considerava uno spirito diabolico Anche i greci la consideravano il risultato de una possessione. Ippocrate fu il primo che raccomandò il salasso come cura. Nel impero romano s'inizia ad usare l'oppio come analgesico.

Nel Medio Evo si scartano gli insegnamenti classici e rinascono le ipotesi sull'origine sovrannaturale delle malattie.

Nella cultura Araba-Andalusa, nel IX e XIII secolo si riconduce la medicina sulla via della scienza naturale, e si definiscono alcune delle cause che provocano l'emicrania.

Nella storia più recente, l'emicrania è associata a personaggi come:

- Thomas Willis, considerato il fondatore della neurologia nel XVII secolo, autore della prima monografia moderna sull'emicrania.
- Samuel Tissot, che raccomanda ancora i salassi.
- Edward Flateau, che confidava nell'arsenico e in altri metalli fino alla scoperta degli ergotaminici.

Aneddoti in relazione con l'emicrania

Isabel de Valois, la giovane e amante sposa di Felipe II, morì a causa dei salassi ai quali veniva sottomessa per cercare di calmare le frequenti emicranie che la tormentarono tutta la vita. Il dio greco Zeus soffrì di una violenta cefalea che obbligò Efesto (Vulcano) ad spaccargli il cranio con un'ascia per fare nascere Palas Atenea.